Turriga. La terra, la vite e il vino
Rosso concepito dai vitigni locali, il Turriga narra la memoria dell’isola con un linguaggio internazionale
La genesi
Il Turriga nasce dalla visione ormai matura della famiglia Argiolas
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Rosso rubino prodotto da vitigni della tradizione, il Turriga racconta al mondo le antiche memorie dell’isola mediterranea con un linguaggio contemporaneo e internazionale. Esprime, nella pienezza del suo carattere, la robusta filosofia di casa Argiolas che, codificata dal patriarca, data la sua elaborazione agli anni Ottanta del Novecento. Fu allora che Antonio, nato nel 1906 e morto ultracentenario, mai stanco di misurarsi con l’innovazione, condivise con i figli, Franco e Giuseppe, l’idea di imbottigliare il prodotto delle uve maturate nei vigneti poco lontani da Serdiana, paese della Cantina, teatro di sacrifici e passioni e fulcro della storia imprenditoriale della famiglia.
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La visione di casa Argiolas, originata dall’amore per la terra e insieme da un’ampia prospettiva sul mondo, si concretizzò col coinvolgimento del prestigioso enologo Giacomo Tachis e del suo allievo Mariano Murru, oggi direttore tecnico della Cantina. L’imperativo era quello di raccontare la Sardegna con un carattere innovativo. Di consentire per la prima volta alle varietà locali, attraverso tagli sapienti ed estranei alle tecniche consuetudinarie, di mescolarsi per dare alla luce – in un’armonia fino ad allora inesistente – un vino longevo, equilibrato e potente.